giovedì 27 ottobre 2016

CIRCOLARE VERIFICA CERTIFICAZIONE VIGILANZA

                       ministero-interno              unal

il Ministero dell'Interno ha emanato una circolare perché ha rilevato che è minata la sicurezza dei servizi di vigilanza offerti e che si ravvisano anche drammatiche ricadute sul fronte della competizione, permettendo così l'avanzare dell'abusivismo. Per  sanare questa sperequazione ha emanato questa circolare   Circolare del Ministero dell'Interno    datata 7 luglio 2016,
Si rileva che  gli i istituti di Vigilanza Privata, Trascurano la sicurezza e prediligono il dio danaro, per cui si evince che solo il 30% degli istituti di Vigilanza Privata è in regola con la certificazione.
Invita i Prefetti a verificare gli istituti che risultino ad oggi inadempienti e ad adottare ogni iniziativa di contrasto ritenuta necessaria: dalla diffida ai provvedimenti sanzionatori.
La circolare affronta anche il diffuso fenomeno di attività di vigilanza privata svolte da soggetti non autorizzati (es. portieri), e  che è in procinto di avviare un apposito Tavolo di confronto con l'Autorità Nazionale Anti corruzione e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Segreteria UNAL Regione Sardegna

lunedì 24 ottobre 2016

NUOVA SICURVIS: SOLITO ANDAZZO, IN SPREGIO DEI LAVORATORI

ad oggi non sono state ancora corrisposte le mensilità di Agosto, Settembre, Ottobre (scade tra breve), e la relativa 14°esima nensilità del c.a. 2016.

venerdì 21 ottobre 2016

Ma la vita da Guardia Giurata è tanto dura?

DIGITAL IMAGE  All'inizio pensi che  lavorando come guardia giurata, o più specificatamente Metronotte, avresti  del tempo da dedicare alla famiglia, alle relazioni sociali, ai tuoi hobby, allo sport e a tanto altro!
Se capiti in un'azienda seria ti pagano puntualmente , hai anche la 13a e 14a,  dovresti avere le ferie e i riposi. La verità è che non  le danno mai quando ti servono. Devi mettere anche in conto le ore regalate e sperare comunque che non ti "sbattano" da una parte all'altra della  città in cui lavori .-  Il lavoro può essere notturno, diurno o misto. Puoi lavorare 2 -3 notti di seguito e difficilmente hai il giorno libero o  magari  smonti alle 5 e sei smontante libero ovvero dormi almeno fino alle 12: mangi,  ti ricorichi ancora un po' e sono le 7 di sera (di giorno il riposo non e' come quello notturno "col silenzio"),  una giornata bruciata sia per te che per la tua  famiglia, poi di nuovo al lavoro, fare  le attività di controllo dei clienti ad ogni ora o correndo da un capo all'altro della città e oltre al normale giro hai anche gli allarmi che ti suonano, magari son falsi allarmi, lavori da solo,  mai due guardie giurate in servizio assieme. Poi magari ti spezzano il meritato riposo con servizi aggiuntivi, sottopagati naturalmente .
E'  una vitaccia!  All'inizio va' pure bene si riesce a conciliare famiglia amicizie , hobby ma col passare degli anni tutto perde valore quel che conta e' il riposo, solo il tuo riposo. Non ci sono sabati o domeniche , natale o pasqua , capodanno o feste e matrimoni e' rarissimo essere libero per uno di questi eventi , e tu sei un lupo solitario e la tua famiglia gira intorno a te . Se sei sposato tua moglie è  una vedova bianca. A lei vanno tutte le incombenze:   ha un marito che non  vede mai , lei si occupa della casa , figli , spesa, pranzo e cena pulizie , stirare lavare, cucinare , colloqui , dottore , relazioni sociali con le famiglie compresa la tua e che sente periodicamente al telefono, anche stando  nella stessa città !!  Quando sei veramente "fortunato" ti lasciano libero per una vigilia, la trascorri in famiglia , però sei stanco e la vuoi trascorrere da solo con la tua famiglia,  con i figli . E' una vitaccia sia per le guardie che per le famiglie , Così scopri che hai divorziato dalla tua Famiglia e che ti sei sposato il Datore di lavoro, così senza volere hai acceso la miccia ad una bomba che sfocia talvolta in gesti estremi!. A te le conclusioni

Postato dal Segretario Regionale dell'UNAL Efisio Atzeni

giovedì 20 ottobre 2016

FESICA COPIA DAI SITI UNAL, SPACCIANDOLI COME PROPRI – da noi pubblicato in data 16 luglio - LO HANNO RIMOSSO, NOI ABBIAMO SALVATO LA PAGINA. ASPETTIAMO NEL LORO INTERESSE CHE CI INVIINO LE LORO SCUSE,

test
Fonte: https://unalsardegna.wordpress.com/2016/10/20/fesica-copia-dai-siti-unal-spacciandoli-come-propri/

Questo è il post pubblicato da Unal in data 16 luglio 2016 e copiato e pubblicato in data 16 agosto da FESICA  https://fesicasegreterianazionaleguardiegiurate.wordpress.com/2016/08/16/rappresentativita-ed-annessi/

Chi rinnova il contratto della vigilanza privata è rappresentativo?

 Sapete quanti sono gli  Istituti di vigilanza da esse rappresentati per i quali le Associazioni datoriali: U.N.I.V. A.S.S.I.V. e A.N.I.V.I.P. firmano il rinnovo del contratto Nazionale della vigilanza privata. Queste associazioni datoriali a mio modesto parere non sono affatto rappresentative, in quanto su oltre 800 Istituti di vigilanza esistenti in Italia, ne rappresentano tutte e tre le associazioni appena 225 cioè tradotto in percentuale fa il  28 %. Quindi a nome di chi rinnovano il contratto? lo rinnovano a nome di pochi intimi (225 Istituti di vigilanza) e quindi anche i Sindacati autonomi hanno diritto a partecipare alla trattativa del rinnovo senza porre l’ostacolo della maggior rappresentatività che se non conta per le Associazioni dei padroni, non deve contare nemmeno per le Associazioni dei lavoratori! è evidente che ormai si è instaurato un consolidato rapporto di collaborazione tra i sindacati e le associazioni padronali e infatti ad ogni rinnovo del contratto le Guardie particolari giurate rimangono sempre più soddisfatte.
 U.N.I.V.           rappresenta 87 Istituti di vigilanza per tutte le Regione esclusa la                             Liguria ove NON rappresenta alcun Istituto
 A.S.S.I.V.        rappresenta 89 Istituti di vigilanza per tutte le Regione escluse le                             Regioni  Abruzzo – Basilicata – Sardegna – Trentino e Valle d’Aosta                           ove NON rappresenta alcun Istituto
 A.N.I.V.I.P.      rappresenta 49 Istituti di vigilanza per tutte le Regione escluse le                             Regioni Puglia – Sardegna – Umbria e Valle d’Aosta ove NON                                     rappresenta alcun Istituto

martedì 18 ottobre 2016

L’UNAL invitata al Convegno di FederSicurezza – Giovedì 27 ottobre 2016 – ore 9.45

Convegno FederSicurezza – Giovedì 27 ottobre 2016 – ore 9.45

Federazione Moda Italia Roma
Convegno FederSicurezza
“Tra riforme, mercato e rinnovo del contratto: Le aziende della vigilanza privata sotto la lente”
27 ottobre 2016 dalle ore 9.45
P.zza G.G. Belli, 2
Image

lunedì 10 ottobre 2016

PROCEDURA APERTURA AGITAZIONE

                                       unal  stemma-gruppo-secur



Le Guardie Giurate dipendenti dell’Istituto di Vgilanza  Gruppo Secur Spa Roma, tramite OO.SS. FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL, in data 21/09/2016 hanno comunicato all’Azienda l’avvio della  Procedura per l’apertura dello stato di agitazione, secondo quanto previsto dalla legge 146/90 e successive modifiche con legge 83/2000.
A nome delle GpG, le OO.SS.chiedevano  il rispetto di quelli che sono i dettami contrattuali, e che tale comunicazione era il  formale preavviso per l’attivazione della fase di raffreddamento (art.2 comma 2 della legge 146 del 1990 e successive modificazioni).
Tale richiesta è stata avanzata per::

– mancato pagamento della mensilità di Agosto 2016, 
– mancata copertura assistenza sanitaria Sanimpresa, 
– mancato versamento ai Fondi di previdenza complementare, 
– carenza DPI e dotazioni ( D.Lgs. 81/08 e D. M. 269/2010.)

OO.SS. UNAL, come sempre sensibile a problematiche simili, si augura che siano state rimosse tutte le motivazioni che hanno generato l’apertura dello stato di agitazione, onde assicurare uno sano reciproco rispetto nel rapporto di lavoro.
Raramente vedo e sento delle OO.SS. LEALI verso le GPG e il CCNL applicato con le relative Leggi

Mi sorge un pio sospetto che siano state queste problematiche sollevate (o anche qualcos’altro ?)  ad aver indotto l’interruzione del rapporto collaborativo tra l’ Institore dr. Giuseppe Impalà e l’Azienda Gruppo Secur Spa / Service SrL / Service 2000
Mi ha colpito un pensiero/massima del  dr. G. Impalà:

“La barca è più sicura nel porto. Ma non è per questo che le barche sono state costruite…”

fonte:https://unalsardegna.wordpress.com/2016/10/07/procedura-apertura-agitazione/

CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO

                           


Nuovo statuto di tutte le lavoratici e di tutti i lavoratori

PARIMONIO DI LIBERTA' 

*) riconosciuto di nome ma di fatto non tutelato e salvaguardato.
la prima parte:

Titolo I – Diritti fondamentali, tutele e garanzie di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori
Art. 1  Campo di applicazione soggettivo
comma 1= ---- bla bla bla
comma 2 = ci tengono a ribadire che usano il genere per indicare le persone , e questo risponde solo all'esigenza di semplificare la formulazione del testo normativo, dal momento che ci si intende riferire a entrambi i generi. 

Allora perché nel titolo si  ribadiscono i due generi. femminile e maschile?.
Art. 2  Diritto al lavoro
comma 1,2,3,4= ---- bla bla bla
tantè che il comma 4  prevede che NESSUNO  può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio

Cosa dice il datore di lavoro? E' risaputo "o fai quanto dico o  ti licenzio"
Art. 3  Diritto ad un lavoro decente e dignitoso
comma 1, = ---- prevede il diritto di lavoro --- con condizioni eque;
comma 2= ----  prevede che il lavoro non sia degradante e deve consentire una vita libera e 

Cosa dice il datore di lavoro?E' risaputo "o fai quanto dico o  ti licenzio"
Art. 4   Diritto a condizioni di lavoro chiare e trasparenti
comma 1,2,3, = ---- prevedono diritti dei lavoratori, obblighi dell'Aziende e violazioni del datore di lavoro con intervento del giudice;

Cosa fanno coloro che sono preposti al controllo? E' risaputo "procrastinano"
Art. 5   Diritto ad un compenso equo e proporzionato
comma 1,2,3, = ---- prevedono prestazioni di lavoro e sue retribuzioni la dove non riconosciuti richiedere l'intervento di un giudice

Come dire se hai i soldi per affrontare una lite giudiziaria e le sue lungaggini, avanza pure, altrimenti. "ZITTO!"
Art. 6   Libertà di espressione 
comma 1,2,3, = ---- prevedono la libertà di manifestare il pensiero compatibili con l'attività svolta e con le caratteristiche del rapporto di lavoro; 

Cosa dice il datore di lavoro?E' risaputo " non ti permettere o ti apro una azione disciplinare con relativo licenziamento"
Art. 7   Diritto a condizioni ambientali e lavorative sicure
comma 1,2,3,4,5,6 = ---- prevedono la libertà di manifestare il pensiero compatibili con l'attività svolta e con le

condizioni ambientali e lavorative sicure tali da garantire la protezione della propria salute fisica e psichica e della propria personalità; il rispetto di quanto stabilito dal  D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81; l'obbligo sia del  datore di lavoro che del committente ad  adottare ogni misura di massima sicurezza e di per tutelare l'integrità e la salute psichica e fisica dei lavoratori; Tutti i lavoratori hanno diritto a controlla e avere informazioni su tutti i rischi presenti , e hannpo diritto ad abbandonare il posto di lavoro, o rifiutarsi di prestare lavoro ove non siano applicate tutte le condizioni corrette; e non possono subire alcun pregiudizio a causa dell'esercizio del suo diritto di tutela;
Cosa dice il datore di lavoro?E' risaputo "  vai a lavorare, scansafatiche"


Art. 8   Diritto al riposo 
comma 1,2, = ---- prevedono la applicazione di quanto stabilito dai CCNL al riguardo, ossia ad   un riposo minimo gior-naliero di 11 ore, oltre che a un riposo settimanale di almeno 24 ore consecutive, e a un riposo annuale di almeno 4 settimane, in difetto rivolgersi ad un giudice per ottenere una rideterminazione equitativa;

Cosa dice il datore di lavoro? E' risaputo "  vai a lavorare, scansafatiche ho dei contratti da rispettare"
Art. 9   Diritto alla conciliazione tra vita familiare e vita professionale 
comma 1,2,3,4,5,6 = ---- prevedono il sacrosanto diritto alla propria genitorialità, ferme le disposizioni di cui al D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151 e al D. Lgs. 11 aprile 2006, n.198., hanno diritto di conciliare le proprie esigenze di vita familiare con la vita professionale,  alla formazione e  all'aggiornamento della loro professionalità, nonché gli orari e modalità di lavoro., le proprie responsabilità familiari non possono costituire valido motivo di recesso o di diniego da parte dell'altro contraente;

Cosa dice il datore di lavoro? E' risaputo "   son tuoi problemi e te li risolvi da te, non li puoi riversare all'azienda; "
Art. 10  Diritto alle pari opportunità tra donna e uomo in materia di lavoro e professione
comma 1,2,3= ---- prevedono la parità del tratta mento tra uomo e donna in applicazione dell'articolo 3, commi 1 e 2 della Costituzione;


Art. 11  Diritto a non essere discriminato nell'accesso al lavoro e nel corso del rapporto di lavoro
comma 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11= ---- prevedono il riconoscimento e della discriminazione, delle molestie, delle protezioni e delle abrogazioni


Art. 12  Diritto di riservatezza e divieto di controlli a distanza
comma 1,2,3,4,5,6, = ---- prevedono il divieto di controlli con impianti riconoscimento o previoo accordo con le RSU, in loro mancanza con le RSA; 

Argomento dibattuto e sofferto, talvolta utilizzato come strumento intimidatorio. Fermo restando che lì'azienda può operare un controllo solo a quanto di sua proprietà data al proprio lavoratore, e non come erroneamente si crede ai locali e attrezzature dell'utente  che ha autorizzato alla gpg il controllo di beni e di ingresso; "
Art. 13   Divieto del trattamento dei dati ed estensione di tutele relative alla libertà e dignità dei lavoratori 
comma 1,2,3, = ---- prevedono il divieto di controlli, anche con terzi, ogni trattamento di dati personali  del lavoratore che non corrispondano a comprovate finalità produttive ed organizzative, come anche gli articoli 2,3,6 e8 della Legge 20 Maggio 1970 n. 300 nei confronti dei lavoratori. Così come recita il D.Lgs 10 settembre 2003 n.276 : "e fatto divieto .... effettuare indagini ... trattamenti dati personali ..." 

Cosa che più Datori fanno impunemente con la complicità di sindacati compiacenti.
Art. 14  Diritto all'informazione 
comma 1,2,3= ---- prevede oltre a quanto stabilito dall'art 7, che tutti i lavoratori hanno diritto ad essere informati tempestivamente, accedere al documenti o elementi presso le autorità pubbliche e presso gli enti previdenziali.

Cosa che fa imbestialire più Datori per ragioni che ben si comprende.
1.     Art. 15  Diritto a soluzioni ragionevoli in caso di disabilità oppure di malattia di lunga durata
comma 1= ---- prevede il diritto sacrosanto delle riconoscenze e delle limitazioni imposte dalla malattia o disabilità con riconoscenza piena ed effettiva  alla vita professionale sulla base di uguaglianza con gli altri lavoratori, hanno diritto a soluzioni ragionevoli compresa la modifica degli orari e, più in generale, dei tempi di lavoro, necessarie a consentire l'accesso al lavoro e lo svolgimento della prestazione lavorativa.

Diritto raramente accolto e appliccato.

Art. 16    Diritto di ripensamento e diritto al congruo preavviso in caso di modifiche contrattuali unilaterali 
comma 1,2,3, = ----


Art. 17   Diritto  al  sapere  
comma 1,2,3,4,5,6,7,8,9, = ---- prevedono il riconoscimento e la garanzia di apprendimento e migliorie personali e di istruzione formazione professionale;

Cosa che a più Datori  di lavoro irrita per il conseguente sguarnire della forza lavoro.
Art. 18    Diritto alla tutela delle invenzioni e delle opere dell'ingegno
comma 1,2,3, = ----


Art. 19   Tutela dei lavoratori in caso di recesso e di mancato rinnovo di contratti successivi   
comma 1,2,3,4, = ---- prevedono il recesso del rapporto di lavoro sia da parte del datore di lavoro sia dal committente su una valida base o specifica giustificazione prevista dalla legge o dai contratti. In ogni caso tutti i lavoratori hanno diritto ad agire in giudizio, ai sensi dell'articolo 22, comma 1, per far valere le loro ragioni o obiezioni

Talvolta tali fatti sono seguenti a causa di attriti personali..
Art. 20    Diritto al sostegno dei redditi da lavoro
comma 1,2 = ----


Art. 21    Diritto ad una adeguata tutela pensionistica
comma 1 = ----


Art. 22    Tutela processuale dei diritti del lavoratore
comma 1,2,3,4,5,6,7, = ----


Art. 23    Libertà di organizzazione sindacale, di negoziazione 

               e di azione collettiva e di rappresentanza degli interessi del lavoro
comma 1,2,3 = ---- prevedono una libertà organizzativa sindacale di tutti i lavoratori, MA ci ricascano di nuoco con quanto dicono al comma 3, già dichiarato incostituzionale nella forma " < maggiormente rappresentativi> tentando così di annullare l'efficacia della sentenza  n°231 del 2013




Art. 24   Organizzazione dell'attività lavorativa mediante 
            violenza,  minaccia,  intimidazione e  sfruttamento
comma 1, = ---- prevede l'inserimento dopo l'articolo 603 ter del codice penale viene inserito il seguente articolo: «Articolo 603quater.3  

Art. 25   Limitazione del campo di applicazione soggettivo
comma 1, = ----


Art. 26   Salvezza delle disposizioni di miglior favore
comma 1, = ---- 


Titolo II             Disciplina attuativa degli articoli 39 e 46 della Costituzione
Parte I – Registrazione dei sindacati, rappresentanze unitarie sindacali e contrattazione collettiva ad efficacia generale.   da art. 27 art 38
Parte II - Partecipazione dei lavoratori alle decisioni e ai risultati delle imprese   da art. 39 art 40


Tutte argomentazioni già trattate nel CCNL in essere  sono stare disattese nelle loro applicazione, e non è che cambiandogli nome si ottiene un miglioramento delle stesse.
Secondo il mio seppur modesto pensiero è un modo per far fuori i sindacati che danno fastidio alla loro arroganza e strapotere di cui si sentono forti, in quanto poi bisogna vedere all'atto della registrazione dei sindacati se i componenti della commissione decidono in modo obiettivo

martedì 4 ottobre 2016

C.G.I.L C.I.S.L. E U.I.L. COSA FANNO?



Cgil, Cisl e Uil,  A che servono 3 sindacati se la piattaforma è unica?

Ancora una volta optano per una forzata somma di mediazioni tutte rivolte al ribasso, senza aprire a prospettive chiudendo all'inserimento di nuove possibilità. Vedi il caso del dualismo sui livelli contrattuali. Nazionale? Decentrato? Domande a cui non si danno risposte al problema.
Come se non bastasse la Cgil si è affrettata a varare la "carta universale" una sorta di nuovo statuto dei diritti dei lavoratori. Lo statuto si propone di regolare i diritti di tutti i lavoratori in egual misura per tutte le persone che lavorano e per qualsiasi rapporto abbiano non più in base alla tipologia contrattuale. Il nuovo "statuto" è descritto in  97 articoli distribuiti in 64 pagine.
Praticamente si vuole depauperare il nuovo ruolo dei contratti nazionali, assorbendo, come contenitori dei diritti universali, la legge 300, cioè lo Statuto dei Lavoratori, attuando così tutte le potenzialità contrattuali sul secondo livello.
Per realizzare il suo progetto la Cgil, inoltre, chiede un intervento legislativo checertifichi la validità della Carta Universale.
La Uil, considerato da tanti uno stato d'animo, si è già inguaiata sottotitolando il proprio brand con la dizione "il sindacato dei cittadini". Niente di più sbagliato per chi ha scelto di rappresentare i lavoratori, caratteristica che, appunto, non accomuna tutti i cittadini.
La Cisl che è sempre stata refrattaria all'intervento del legislatore direi che basta e avanza perché si alzi, saluti e se ne vada. La Cisl peraltro si era già opposta allo Statuto proposto dalla Cgil ed era forte il rischio di lasciare alla Cgil il monopolio della tutela dei lavoratori. Un altro buon motivo per lasciarsi, non necessariamente in modo amichevole, è la questione riguardante il pubblico impiego. Per prima sollevata dal Presidente del Consiglio ai vergognosi casi di assenteismo e truffa. Il Presidente del Consiglio ha detto praticamente che entro 48 ore chi truffa deve essere cacciato. I sindacati compatti hanno risposto "no".  I sindacati, compatti hanno risposto "no". Infatti, sfiorando il ridicolo, hanno iniziato ad esternare tutta una serie di dichiarazioni regole e norme, confuse e sofferte, rivendicando il rinnovo del contratto (ma io mi dico cosa c'entra questo con un REATO, ci è dato sapere il perché? <Il mio sospetto è che i colpevoli siano numerosissimi>).
La loro continua ricerca di una posizione comune e di una fase competitiva non può che ridurre l'attrazione nei confronti dei potenziali clienti (cioè i lavoratori che si iscrivono). A cosa servono tre sindacati quando la piattaforma è unica? La competizione ha senso solamente tra diversi e alternativi contratti proposti da più sindacati.
La Cgil, Cisl, Uil devono mettere sul piatto tutte le differenze se non vogliono restare l'ultimo residuo di una guerra fredda. Asseriscono che la loro missione èe resta la tutela dei lavoratori. Proprio per questo devono tutelare prima di tutto il lavoro, e non l'orticello di casa.

Questo è sempre stato il programma sostenuto dall'UNAL ,difendere e proteggere il lavoro, solo così si rispettano i diritti di TUTTI:Lavoratori, Datori di lavoro, Utenze(clienti)