Cgil, Cisl e Uil, A
che servono 3 sindacati se la piattaforma è unica?
Ancora una volta optano per una forzata somma di mediazioni
tutte rivolte al ribasso, senza aprire a prospettive chiudendo all'inserimento
di nuove possibilità. Vedi il caso del dualismo sui livelli contrattuali.
Nazionale? Decentrato? Domande a cui non si danno risposte al problema.
Come se non bastasse la Cgil si è affrettata a varare la
"carta universale" una sorta di nuovo statuto dei diritti dei
lavoratori. Lo statuto si propone di regolare i diritti di tutti i lavoratori
in egual misura per tutte le persone che lavorano e per qualsiasi rapporto
abbiano non più in base alla tipologia contrattuale. Il nuovo
"statuto" è descritto in 97
articoli distribuiti in 64 pagine.
Praticamente si vuole depauperare il nuovo ruolo dei
contratti nazionali, assorbendo, come contenitori dei diritti universali, la
legge 300, cioè lo Statuto dei Lavoratori, attuando così tutte le potenzialità
contrattuali sul secondo livello.
Per realizzare il suo progetto la Cgil, inoltre, chiede un
intervento legislativo checertifichi la validità della Carta Universale.
La Uil, considerato da tanti uno stato d'animo, si è già
inguaiata sottotitolando il proprio brand con la dizione "il sindacato dei
cittadini". Niente di più sbagliato per chi ha scelto di rappresentare i
lavoratori, caratteristica che, appunto, non accomuna tutti i cittadini.
La Cisl che è sempre stata refrattaria all'intervento del
legislatore direi che basta e avanza perché si alzi, saluti e se ne vada. La
Cisl peraltro si era già opposta allo Statuto proposto dalla Cgil ed era forte
il rischio di lasciare alla Cgil il monopolio della tutela dei lavoratori. Un
altro buon motivo per lasciarsi, non necessariamente in modo amichevole, è la
questione riguardante il pubblico impiego. Per prima sollevata dal Presidente
del Consiglio ai vergognosi casi di assenteismo e truffa. Il Presidente del
Consiglio ha detto praticamente che entro 48 ore chi truffa deve essere
cacciato. I sindacati compatti hanno risposto "no". I sindacati, compatti hanno risposto
"no". Infatti, sfiorando il ridicolo, hanno iniziato ad esternare
tutta una serie di dichiarazioni regole e norme, confuse e sofferte,
rivendicando il rinnovo del contratto (ma io mi dico cosa c'entra questo con un
REATO, ci è dato sapere il perché? <Il mio sospetto è che i colpevoli siano
numerosissimi>).
La loro continua ricerca di una posizione comune e di una
fase competitiva non può che ridurre l'attrazione nei confronti dei potenziali
clienti (cioè i lavoratori che si iscrivono). A cosa servono tre sindacati
quando la piattaforma è unica? La competizione ha senso solamente tra diversi e
alternativi contratti proposti da più sindacati.
La Cgil, Cisl, Uil devono mettere sul piatto tutte le
differenze se non vogliono restare l'ultimo residuo di una guerra fredda.
Asseriscono che la loro missione èe resta la tutela dei lavoratori. Proprio per
questo devono tutelare prima di tutto il lavoro, e non l'orticello di casa.
Questo è sempre stato il programma sostenuto dall'UNAL
,difendere e proteggere il lavoro, solo così si rispettano i diritti di
TUTTI:Lavoratori, Datori di lavoro, Utenze(clienti)