mercoledì 22 aprile 2015

I portieri: abusivi – illegali e usurpatori di funzioni, indossando divise fuorilegge.

La diffusa illegalità, che è sotto gli occhi di tutti, rappresentata dal FENOMENO DILAGANTE DELLE AGENZIE DI PORTIERATO che al costo tabellare, dettato dalle Prefetture, di una vera Guardia Giurata, vendono all’utenza portieri disarmati che vestono abusivamente una divisa. Portieri, questi, che pur di lavorare, un lavoro di veri contrabbandieri, vengono sfruttati e sotto pagati con stipendi da fame e con turni anche notturni a loro vietati per legge in un vero e proprio business, salito troppe volte agli albori delle cronache, che fa arricchire i loro padroni.
Le Istituzioni, su questo, sembrano diventate improvvisamente impotenti ed inermi, non applicano nemmeno più le leggi vigenti, come se chiudessero, scandalosamente e scientemente, un occhio.
“Erano alla frutta, ma adesso si può tranquillamente affermare di essere all’AMARO, che ancora non riesce a far digerire tutte le angherie, gli abusi, i soprusi che le VERE GUARDIE GIURATE hanno e stanno passivamente, e ricattevolmente, subendo da aziende che dovrebbero imparare ad essere meno guappesche, meno sfruttatrici meno…meno….. e… più umane mentre… le Istituzioni sono immobili … la Prefettura sta a guardare!!!”
“gli Enti Preposti al controllo son rimasti a guardare il bel magnifico servizio fatto svolgere alla manifestazione dell’American CUP a Napoli dove sfilavano in Villa Comunale e sul lungo mare uomini (PORTIERI) in altissima uniforme tali da far invidia ai Corazzieri dei Carabinieri e nessuna alta Autorità presente si è permessa di intervenire e far terminare questa PUBBLICA ILLEGALITA’ E PUBBLICA OFFESA, nonché SCHIAFFO, ALLE ISTITUZIONI per far perseguire questi abusivi dell’uniforme, così come previsto dal TULPS, come peraltro è successo dinanzi alla Prefettura di Napoli in P.zza del Plebiscito, dove soggetti imberbi, travestiti da Guardie Giurate, facevano abusivamente servizio di vigilanza per alcuni stands in loco allestiti, malgrado sono passibili e perseguibili ex art. 348 “Abusivo esercizio di una professione” e….. se, addirittura, il Prefetto dal balcone nemmeno se ne accorgeva….. gli altri Enti Preposti ai controlli cosa facevano??…”
“Oggi, SOTTO GLI OCCHI DI TUTTE LE ISTITUZIONI, siamo spettatori della chiusura di decine di II.VV.PP. che, “volutamente falliscono” come I.V.P. e riaprono sotto nuova licenza, con prestanomi-congiunti-parenti, e si accaparrano, assumendo dalle liste di mobilità artatamente aperte, personale riciclato e che permette a tali nuove aziende che nascono, di approdare ai benefici contributivi per chi assume da tali liste… per circa tre anni e poi… la giostra ricomincia come ricominciano milionari arricchimenti!!!
E’ da segnalare che è costume consolidato ormai da anni, che a Napoli, ogni Istituto permetterebbero a tali aziende vincitrici di porre in servizio Guardie Giurate ed hanno come suo satellite parallelo un’Agenzia di Portierato.
Tale teorema , tanto per citarne uno , è stato attuato nella famigerata gara della “EAV” dove allo stesso costo di Guardie Armate, sono stati messi in servizio nelle postazioni sensibili come le Stazioni Ferroviarie Cittadine, decine di Portieri disarmati e con divise fasulle e illegali indosso, permettendo all’azienda di Vigilanza uscente di chiedere “CRISI AZIENDALE”, ovvero MOBILITA’, per il personale ormai obsoleto, una manna sia per l’azienda di Portierato che ha vinto la gara che per l’IVP che l’ha persa.
Insomma vergognosi SCANDALI su SCANDALI e nessuno paga !

Audizioni dell’assessore degli Enti locali Erriu e dei sindacati, in 1ª e 2ª commissione, sull’appalto dei servizi di vigilanza.

                                                    La Provincia del Sulcis Iglesiente


I presidenti della Prima e Seconda Commissione del Consiglio regionale Francesco Agus (Sel) e Gavino Manca (Pd) apriranno un confronto con la Giunta sull’aggiudicazione della gara d’appalto per i servizi di vigilanza e di parcheggio nelle strutture regionali. La necessità di un approfondimento è stata sollecitata dai due presidenti al termine delle audizioni, in seduta congiunta, dell’assessore agli Enti locali,Cristiano Erriu, e dei sindacati. «Serve una soluzione che rispetti la dignità dei lavoratori – hanno detto Agus e Manca – il nuovo appalto, per alcuni di loro, comporterà un taglio delle retribuzioni del 50%».
«I tagli non dipendono da noi – ha spiegato Erriu – abbiamo dovuto ridurre la dotazione finanziaria nel rispetto delle disposizioni statali che hanno comportato una sforbiciata di 700 milioni di euro per i bilanci delle Regioni. Il nuovo appalto, per il quale sono stati aggiudicati due lotti su tre (mancano le province di Sassari e della Gallura,) prevede un risparmio di 2,5 milioni di euro all’anno. Abbiamo scelto di mantenere inalterati i livelli occupazionali ma con minori risorse le società aggiudicatrici non potranno garantire gli stessi stipendi».
Il nuovo appalto, vinto da un’associazione temporanea di imprese (Coopservice e Sicur Italia) prevede meno servizi di vigilanza armata e più servizi di portierato. I vigilantes armati sono passati da 128 a 92 mentre è aumentato il numero dei guardiani e dei portinai. Per questi ultimi, il cambio d’appalto ha portato anche alla modifica dei contratti in peius con conseguente riduzione degli emolumenti ( da 17.900 a 13.000 euro all’anno). La sorte peggiore è toccata alle 36 guardie armate che hanno dovuto subire un cambio di mansione e accettare il nuovo contratto: da vigilantes guadagnavano 1400 euro lordi, da portinai ne percepiranno invece 730, con un taglio lineare del 50%.
«Il tipo di contratti li decidono le imprese – hanno spiegato il direttore generale dell’assessorato agli Enti locali, Antonella Giglio, e la responsabile del servizio provveditorato Cinzia Lilliu - l’inserimento di clausole sociali non può travalicare il principio della libera impresa.»
I sindacati di categoria hanno accusato la Regione di eccessiva “leggerezza” nella definizione del bando. «Il risparmio per le casse regionali è stato fatto sulla pelle dei lavoratori – hanno detto i rappresentanti di categoria – gli utili per le aziende rimarranno invece invariati. Adesso c’è il rischio che il modello venga replicato anche in altri appalti».
Forti perplessità sulla conclusione della vicenda sono state espresse dai commissari della Prima e Seconda Commissione. Rossella Pinna (Pd) ha manifestato «profondo imbarazzo per un’operazione portata avanti da una Giunta di centrosinistra. I vigilantes sono trattati peggio dei lavoratori extracomunitari».
Stesso giudizio da parte di Piero Comandini (Pd):  «La Regione non sta facendo una bella figura. Quando si fa un nuovo appalto non ci si può basare solo sul mantenimento dei livelli occupazionali, occorre chiedersi che tipo di lavoro si garantisce, alcuni lavoratori si troveranno sotto la soglia della povertà».  
Daniele Cocco (Sel) e Paolo Truzzu (FdI) hanno chiesto una soluzione dignitosa per tutti, mentre per Salvatore Demontis (Pd) il problema sta nell’applicazione dei contratti: «La Regione – ha detto - non può dare lavoro a tutti ma deve garantire condizioni eque ai lavoratori».