mercoledì 31 gennaio 2024

Rapina ai furgoni blindati della Vigilpol

https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2024/01/31/news/assalto-armato-a-un-furgone-portavalori-sparatoria-sulla-131-al-bivio-per-siligo-1.100464947

mercoledì 14 giugno 2023

QUANDO TI DICONO "VIENI AL SINDACATO DOBBIAMO FIRMARE ALCUNI DOCUMENTI".

 Poi arriva il giorno in cui il tuo datore di lavoro ti dice che un giorno della prossima settimana devi andare al sindacato con lui a firmare alcune carte.

Ecco, devi sapere che il tuo datore di lavoro ti ha appena comunicato che sta per darti una grandissima fregatura.
Ebbene si.
Perché al sindacato, o anche all'ITL - Ispettorato Territoriale del Lavoro - il tuo datore di lavoro ti farà firmare un Verbale di conciliazione.
Che cos'è?
Niente, è solo una tua dichiarazione nella quale attesti che non è vero che nei mesi o anni precedenti sei stato pagato meno del dovuto, che non ti hanno pagato le ore di lavoro straordinario, che ti hanno fatto svolgere mansioni superiori e ti hanno pagato meno di quello che dice la Legge, insomma ti farà firmare una dichiarazione nella quale tu rinunci a tutti i tuoi diritti e, per invogliarti a firmare, ti darà un piccolo compenso, poche centinaia di euro, facendoti però capire che lui ti sta facendo un favore. Ti sta aiutando.
Ebbene, dovete sapere che una volta firmato quel verbale non potrete più richiedere nulla per il periodo precedente alla firma. Differenze sulla retribuzione, mansioni ecc. tutto perduto.
Ebbene, nella mia esperienza professionale vedo continuamente casi di questo tipo.
Casi in cui il lavoratore rinuncia volontariamente, ma inconsapevolmente, a decine di migliaia di Euro a fronte di pochi spiccioli per il caffè.
Perché accade questo?
Per due motivi essenzialmente:
1) Il lavoratore ha paura di essere licenziato, ma questa paura è spesso infondata;
2) Le persone che dovrebbero tutelare il lavoratore e fargli capire cosa sta firmando, ed a cosa sta rinunziando, spesso non sono dalla sua parte, non vogliono fare i suoi interessi.
Il mio consiglio?
La prossima volta che il vostro datore di lavoro vi comunica che dovete andare al sindacato a firmare alcune carte dovete, immediatamente, rivolgervi ad un sindacato onesto di vostra assoluta fiducia che possa tutelare i vostri interessi che siete VOI a scegliere non il padrone.
Quindi, attenzione!

giovedì 30 marzo 2023

Le Associazione che firmano il CCNL della vigilanza privata chi rappresentano?

 Gli Istituti di Vigilanza Privata in Italia sono 2.386 ed impiegano complessivamente 86.659 addetti, questo è quello che emerge dall'estrapolazione per codice ATECO (combinazione alfanumerica che identifica una attività economica) dall'archivio tenuto dalle Camere di Commercio Italiane.

LE ASSOCIAZIONI DATORIALI nell'anno 2016, DA DATI ESTRAPOLATI DAI LORO SITI rappresentavano circa 225 Istituti, su oltre allora 2000.
Dopo il mio articolo sparirono dai loro siti, gli Istituti a loro associati.
Quindi a nome di chi firmano il CONTRATTO della vigilanza?. I sindacati firmatari lo sanno che queste associazioni non rappresentano nessuno!!!

Pensione anticipata per lavori usuranti: entro il 1° maggio la domanda.

Con il messaggio 19 marzo 2021, n. 1169 l’INPS ha fornito le istruzioni per la presentazione delle domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti, con riferimento ai soggetti che hanno perfezionato i requisiti agevolati per l’accesso alla pensione nel 2022.

Per coloro che perfezionano i requisiti nel 2023 l’Istituto, con https://www.inps.it/.../dettaglio.circolari-e-messaggi... , fornisce le istruzioni per la presentazione della domanda entro il 1° maggio 2022.
Possono presentare domanda anche i dipendenti del settore privato che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti e che raggiungono il diritto alla pensione di anzianità con il cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, secondo le regole previste per queste gestioni speciali.
Il messaggio fornisce tutte le informazioni relative alle categorie di lavoratori che possono accedere al beneficio, i requisiti di età e anzianità contributiva, la decorrenza in base alla data di presentazione della domanda e la documentazione necessaria.
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giovedì 16 giugno 2022

𝐁𝐎𝐍𝐔𝐒 𝟐𝟎𝟎€: 𝐋'𝐈𝐍𝐏𝐒 𝐑𝐄𝐓𝐓𝐈𝐅𝐈𝐂𝐀 𝐈𝐋 𝐓𝐄𝐒𝐓𝐎

 Incredibile ma vero, a poche ore di distanza dalla pubblicazione della notizia sul sito INPS c'è stata una rettifica del testo.

Nella giornata di ieri si leggeva "𝗜 𝗱𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, 𝗶𝗻 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶, 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗲𝗿𝗼𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗯𝗼𝗻𝘂𝘀 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗲𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼, 𝗲 𝗽𝗼𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝗻𝘀𝗲𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗨𝗻𝗶𝗲𝗺𝗲𝗻𝘀. 𝗜𝗹 𝗯𝗼𝗻𝘂𝘀 𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗮 𝗰𝗶𝗮𝘀𝗰𝘂𝗻 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗯𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼"
Oggi invece sempre allo stesso link c'è una diversa versione che recita così: "𝗜 𝗱𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝗮 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗶, 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗻𝗱𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗲, “𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘁𝗶𝘁𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗶 𝗮𝗹𝗹'𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟯𝟮, 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗶 𝟭 𝗲 𝟭𝟴 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲 𝟭𝟳 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟮, 𝗻. 𝟱𝟬”, 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗲𝗿𝗼𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗯𝗼𝗻𝘂𝘀 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗲𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼, 𝗲 𝗽𝗼𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝗻𝘀𝗲𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗨𝗻𝗶𝗲𝗺𝗲𝗻𝘀. 𝗜𝗹 𝗯𝗼𝗻𝘂𝘀 𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗮 𝗰𝗶𝗮𝘀𝗰𝘂𝗻 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗯𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼"
Ricapitolando... siamo passati da "in mancanza di dichiarazione contraria" al "previa dichiarazione del lavoratore".
Dunque allo stato attuale (e siamo ancora in attesa del decreto attuativo e di ulteriori circolari) l'INPS indica il fatto che il lavoratore debba inoltrare una dichiarazione.
Preferiamo non commentare questa rettifica da parte dell'INPS che aggiunge confusione ad una norma che già di per se è stata concepita in maniera tale da risultare molto complicata senza che ce ne fosse un particolare motivo.
Consigliamo come sempre di seguire le indicazione della propria azienda.
Nell'immagine le 2 diverse versioni del testo. La versione aggiornata è consultabile direttamente sul sito INPS a questo link

venerdì 22 aprile 2022

sciopero del 2 maggio della vigilanza privata

 L’Unal ha aderito ufficialmente allo sciopero della vigilanza privata del 2 maggio, proclamato per il mancato rinnovo del C.C.N.L. Scaduto ormai da sette anni.

Auspichiamo una massiccia partecipazione dei lavoratori con relativa astensione dal lavoro, è inutile lamentarsi e prendersela con i sindacati, quando sono prima i lavoratori, per fortuna non tutti che approfittano dell’astensione dal lavoro dei propri colleghi per effettuare nella giornata dello sciopero il doppio turno.

Francesco Pellegrino

Segretario Generale dell’Unal