martedì 27 settembre 2016

Guardie giurate, stipendi e problemi della categoria

                                            unalEFISIO_LAV05

– Salari da 980 euro. – Indennità irrisorie. – Poche tutele. – Mancanza di formazione. Questa è la reale condizione degli agenti di vigilanza.
Controllano banche, supermercati. Piantonano siti sensibili, come ambasciate e tribunali, persino «installazioni militari», e si trovano agli ingressi dei Palazzi di Giustizia.

IN ITALIA ci sono 830 SOCIETÀ. Solo due delle 830 società di vigilanza private che operano in Italia danno lavoro a 45 mila guardie giurate, 20 mila delle quali sono impegnate nel pubblico. Esse sono la “All System” e la “Securpolice
In pratica le G.p.G. sono il sesto corpo di ordine pubblico italiano. Infatti: i carabinieri si aggirano sulle 105 mila unità, la polizia di Stato 100 mila, quella penitenziaria poco meno di 39 mila, la Guardia di finanza 60 mila e la Forestale 7.600.
Oggi con l’avvento del contratto che prevede il personale non armato nelle portinerie, il numero delle G.p.G. armate è sceso drasticamente.

«LE G.g.G. SONO CONSIDERATI MENO DI ZERO». Le condizioni di lavoro non sono cambiate. Precariato e turni di lavoro anche di 12 ore con stipendi irrisori restano.
Le G.p.G. sono incaricati di pubblico servizio, ma non sono considerati pubblici ufficiali. Una differenza non da poco. Visto che limita le mansioni all’esclusivo controllo. Le G.p.G. svolgono gli stessi compiti delle forze dell’ordine, ma non sono riconosciuti, di fatto ” Non sono né carne né pesce”.

INOLTRE I SINDACATI RAPPRESENTATIVI SONO INADEGUATI. Ogni società di vigilanza è controllata da questure e prefetture, però il loro contratto non è seguito dal Viminale, ma “dai sindacati, spesso coordinati da persone che non sanno nulla della professione e che prima facevano altri mestieri “. Le GpG esigono solo più sicurezza e più tutele, al pari delle forze dell’ordine. Per esempio, essere in servizio in due in pattuglia, mentre per contratto i vigilantes devono essere soli. Fare corsi di autodifesa, visto che l’uso dell’arma è solo una extrema ratio. Maggiore stabilità contrattuale. «Gli stipendi sono decisi a livello provinciale e non si vedono aumenti da anni».
Poi c’è il problema della Visita medica, nessun test specifico e l’uso del p. d’armi.

Le G.p.G. non devono superare alcun test psico-attitudinale. Sono sufficienti una visita dal medico curante e una alla Asl. Una volta assunti da una società, si frequenta un corso generico e poi vengono “sbattuti in strada”, a rischiare la vita.
Poi, per chi lavora presso luoghi pubblici è previsto UN CORSO AD HOC PER IL SERVIZIO PUBBLICO, come un tribunale, si frequentano corsi sul funzionamento del metal detector, antincendio e di primo soccorso. Più una infarinatura sulle leggi. Ma nulla di più.
Oggigiorno, un ripiego per molte persone rimaste senza lavoro e con la fame di lavoro che esiste, fare la guardia giurata è l’ultima spiaggia.

C’é da dire che la vita del vigilantes è tutt’altro che una pacchia. Con il nuovo contratto è stato inserito il sesto livello. In pratica si parte con una paga mensile che è inferiore ai 1.000 euro. Una miseria se si considerano i rischi che dipendono da città a città, da sito a sito. Così vengono riconosciute indennità particolari che quantificano qualunque rischio. Per esempio: < Rischiare di essere uccisi davanti a un tribunale vale al giorno 1,90 euro>, < stare sulla strada la notte vale 5,61 euro in più al giorno>. Questo è il valore che si è data alla VITA: pochi centesimi di euro.
Per non parlare poi degli gli straordinari e ironia per la domenica è prevista una indennità festiva di 0,71 euro al giorno.
E’ così che in questo scenario si inserisce il business delle società di vigilanza con turni massacranti e zero spese. La maggior parte di esse sono nate solo per fare business. Non si preoccupano dei dipendenti, anzi molti di loro vengono assunti per sei mesi e poi lasciati a casa.
L’azienda paga al dipendente solo ed esclusivamente la divisa. La pistola è a carico del lavoratore. Inoltre le macchine per le pattuglie poi quasi sempre sono in leasing, quindi scaricabili. La formazione, che sarebbe obbligatoria ogni due anni, molte volte è solo un optional. Le sette ore contrattuali, più una nel caso di turni da otto, spesso diventano addirittura 12. «Lavorano sottocosto» .
Per svolgere il lavoro a norma, senza problemi e permettere all’impresa di guadagnare, una guardia dovrebbe guadagnare dai 19 ai 20 euro l’ora. Ne prendono 5,86 lordi».

Poi anche con l’evento dei NEWORK e GLI APPALTI PRESI AL RIBASSO spesso i turni di lavoro vengono raddoppiati. Se una società deve coprire la sorveglianza di un sito per 24 ore spalma l’orario h24 su due vigilantes, che lavorano 12 ore, anziché su tre o quattro vigilantes. Così impiegando meno G.p.G. aumentano il loro guadagno, potendo così fare offerte inferiori per potersi aggiudicare un appalto.
Ecco spiegato il perché dei ribassi con cui vengono vinti gli appalti: «Lucrano sulle vite delle G.p.G.», e meno male che tutte le aziende hanno firmato e accettato un CCNL di categoria proprio per rispettare e valorizzare il lavoro delle G.p.G.!

Poi esistono le varie organizzazioni a cui si sono iscritte alcune Aziende del settore vigilanza, sono le Associazioni datoriali: U.N.I.V.  — A.S.S.I.V. e – A.N.I.V.I.P.  Esse sono le più grandi a cui si sono rivolte quasi 225 aziende su oltre 800 Istituti di vigilanza esistenti in Italia Quindi tutte e tre le associazioni ne rappresentano appena in percentuale il 28 %. Scopo primario di queste Organizzazioni è tutelare le Aziende iscritte e garantire che queste rispettino il CCNL di categoria. Basta leggere il loro Statuto. Ma realmente cosa fanno? <DORMONO>

lunedì 26 settembre 2016

SINDACATI – C’E’ CHI E’ VICINO AI LAVORATORI

                                       


   
Per lo stesso identico problema i sindacati appartenenti alle stesse sigle e/o  aggregazioni rappresentano i lavoratori, tutelandoli nei loro sacrosanti diritti  quando questi vengono spudoratamente disattesi dall’istituto cui lavorano, non rispettando nè le  Leggi e neppure il loro stesso CCNL adottato e firmato.
Vi faccio una domanda: “mi sapete dire o spiegare perché, per quale assurdo motivo, questi lavoratori (quelli descritti sotto) sono tutelati dalla organizzazione sindacale FILCAMS-CGIL, FISCAT-CISL, UILTUCS-UIL, per argomentazioni identiche a quelle in essere della Nuova Sicurvis di Cagliari, ma per delle  ragioni di molto inferiori. A loro (quelli descritti sotto) è bastato un ritardo e delle carenze organizzative  a far scatenare un putiferio. Per gli stessi identici motivi, le stesse organizzazioni sindacali della Nuova Sicurvis dormono, lasciano scivolare, sorvolano, non adempiono ai loro compiti, non difendono i lavoratori, Noi UNAL Lo Facciamo Con Tanta  UMILTA’.
Prendete esempio da questi! Guardate chi difende veramente i lavoratori e cosa fa!. Non sono le Sigle o leOO.SS. che tutelano i lavoratori, ma le persone valide che li rappresentano. Pensavo di essere una voce fuori dal coro,  un puro idealista, una ragione, ma mi accorgo felicemente  di non essere il solo  a pensarla e ad agire in questo modo!.
Riproduco fedelmente una  loro azione, celandone naturalmente le parti vitali:
————————————————————–

sgle-cgil-cisl-uil
Spett.le xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Direzione del Personale

Spett.le  Commissione di Garanzia
Per l’attuazione dello sciopero – Nei servizi pubblici essenziali

Spett.le Prefettura di xxxxxxxxxxxxxxxx
Ufficio Territoriale del Governo

Spett.le Questura di xxxxxxxxxxxxxxxx
Oggetto: Procedura per l’apertura dello stato di agitazione, secondo quanto previsto dalla legge 146/90 e successive modifiche con legge 83/2000, del personale dipendente dell’ Istituto di Vigilanzaxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Con la presente, le scriventi Organizzazioni Sindacali comunicano che i lavoratori Vs dipendenti sono in stato di agitazione con decorrenza immediata, causa il mancato pagamento della mensilità di Axxxxxxxx 20xx,mancata copertura assistenza sanitaria xxxxxxxxxxx, mancato versamento ai Fondi di previdenza complementare, carenza DPI e dotazioni ai sensi D.Lgs. 81/2008 e del decreto Ministeriale del 269/2010.
Nel sollecitare il rispetto di quelli che sono i dettami contrattuali, comunichiamo che la presente vale quale formale preavviso per l’attivazione della fase di raffreddamento ai sensi dell’art.2 comma 2 della legge 146 del 1990 e successive modificazioni.
Distinti saluti.
p.  FILCAMS-CGILp.  FISASCAT-CISLp.  UILTUCS-UIL
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx   xxxxxxxxxxxxxxxxx


Fantastico, semplicemente uguale a quanto fatto sempre da noi dell’ UNAL, criticati perché osiamo tutelare i lavoratori! Perché li induciamo a fare i passi necessari al riconoscimento dei diritti dei lavoratori.  Come possiamo consigliarvi meglio  se non quello di invitarvi ad una più attenta valutazione a cui affidare la propria TUTELA.

martedì 20 settembre 2016

RISPOSTA UNAL A UNIV

La Nuova Sicurvis è una associata e del gruppo UNIV, e deve sottostare al suo Statuto.
La Nuova Sicurvis, date le notissime alterne diatribe succedutisi con OO.SS. UNAL (vedi argomenti primari del mancato riconoscimento competenze, della sicurezza del lavoro e di una sua programmazione), ha avuto la brillante idea di rivolgersi all'UNIV per avere un parare atto a screditarci In base a quanto mossaci come accusa e avvalendosi di questo parere abbiamo così risposto all'UNIV e agli organi in indirizzo,rigettando al mittente le loro puerili contestazioni:
<dato che in una parte dello statuto dell'UNIV stabilisce che l'associato (in questo caso Nuova Sicurvis) che adotti un comportamento che possa danneggiare l'interesse e l'immagine della categoria debba essere sanzionato. A nostro modesto parere la Nuova sicurvis con il mancato pagamento e mancata applicazione della legge 81/2008, e  altro, ha ampiamente danneggiato l'immagine della categoria (UNIV). 
Fermo restando che altre aziende facente parti dell'UNIV in cui noi siamo presenti come OO.SS. e come RSA, la nostra presenza e operato non è mai stata messa in discussione, siamo riconosciuta da entrambi. Per questo ci pare di capire che è stata consigliata male.

Questo è nella specifica quanto ricordato a entrambi "Nuova Sicurvis e UNIV"
Estratto Statuto:

TITOLO V - DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 22 Qualifica di Associato
La qualifica di associato viene meno per:

1 - cessazione dell'Istituto; 

2 - dimissioni da inviare al Comitato Esecutivo; 

3 - esclusione deliberata da parte del Comitato Esecutivo, sentito il parere del Collegio dei Probiviri; 
4 - morosità di almeno una quota annuale fissa e proporzionale; 
5 - mancata osservanza delle norme statutarie e delle deliberazioni degli Organi statutari e adozione di comportamenti che possano pregiudicare l'interesse e l'immagine della categoria ed in particolare dell'Unione. 

Il Comitato Esecutivo, se ritiene che le mancanze non siano di grave entità e comunque 
sanabili entro breve termine da stabilirsi, può comminare sanzioni che vanno dalla lettera di diffida alla sospensione dall'attività associativa per un periodo massimo di sei mesi. 
Per l'applicazione di questa norma è obbligatorio acquisire il parere, non vincolante del 
Collegio dei Probiviri. 
L'Associato è tenuto in caso di dimissioni alla corresponsione delle quote sociali per l'anno corrente di associazione, qualora le dimissioni vengano presentate entro il primo semestre. 
In caso contrario l'obbligo associativo ed il conseguente pagamento delle quote scadrà al termine dell'anno successivo. 
L'Associato escluso per le ragioni di cui ai punti 3, 4 e 5 ha facoltà di ricorrere al Collegio dei Probiviri entro 30 giorni dalla ricezione della lettera raccomandata indicante i provvedimenti adottati nei suoi confronti.

Quindi a seguito di una forzatura di disconoscimento presentata dalla Nuova Sicurvis abbiamo presentato un ricorso al Tribunale di Cagliari come oggetto ex art. 28.
questa è la nostra risposta scritta alle loro due lettere inviatoci dall'UNIV, tutte le nostre memorie sono depositate in tribunale. 

LEGGI LA >>>risposta UNIV2 (1)

venerdì 9 settembre 2016

Comunicazioni

Noi organizzazioni sindacali UNAL, CISAL, SINALV , a partire dal fallimento della azienda Vigilanza Sardegna e della sua successiva acquisizione in affitto da parte del Gruppo Secur,  sensibili alle preoccupazione dei lavoratori ex Vigilanza Sardegna siamo arrivati a stipulare e siglare un verbale di accordo sull'applicazione del C.d.S.
In sintesi: a seguito di una nostra domanda precisa: "data  la complessa figura del Gruppo Vigilanza Sardegna fatta di:  G.p.G., Impiegati, Uscieri - Custodi - Addetti alle Pulizie, Tecnici e Operai del settore e Aziende Partecipate, abbiamo chiesto in quale maniera si sarebbe attuato e realizzato l'applicazione del C.d.S.". La risposta dei due esponenti primari della Angel Service è la seguente: "La C.d.S. si applica a ciascuno operatore sia nell'ambito della sua tipologia di lavoro sia, sopratutto, nell'ambito della sua provincia operativa, ma il C.d.S. riguarda solamente l'Azienda avuta in affitto."
Ora, in merito alla verifica dell'accordo siglato e concordato, ci siamo interessati a fare il punto della situazione. Così come stabilito nel'accordo  ci saremo dovuti risentire e confrontare per una sua verifica dopo sei mesi dalla data della stipula  del C.d.S.
Più volte ci siamo confrontati riguardo alle problematiche del lavoro. La complessità dell'applicazione del C.d.S. sia in merito alla reale situazione di esubero di personale sia alla difficoltà nel conciliare le varie figure di lavoro, non sempre interscambiabili. Difficoltà aumentate anche dalla scarsa disponibilità da parte di qualche G.p.G.  che ritenendosi in C.d.S. si sentiva esonerato dall'obbligo di prestarsi al lavoro aggiuntivo oltre le 16 ore. Quest'ultima asserzione  assunta  è quanto di più sbagliato ci sia, in quanto: Il C.d.S. applicato riguarda la possibile diminuzione delle ore lavorative individuali al  max del 60%. Ciò significa che esiste un range lavorativo fra il minimo lavorativo di  16 ore  fino a raggiungere le 40 ore settimanali contrattuali (CCNL), ma non significa che non si debba lavorare oltre le 16 ore. {Quando si parla di 40 ore si parla di una media settimanale/annuale}. All'occorrenza si può lavorare sino alle 40 ore programmate. Data la natura del C.d.S., certamente non sono concesse esecuzioni di orari straordinari  ed è compito dell'Azienda richiedere all'INPS di accedere ai relativi  ristorni dimostrandone la quantità applicata (una prova è quanto percepito in B.P.) L'unico impegno richiesto all'azienda è di poter anticipare le differenze di poter anticipare le competenze di copertura del C.d.S. (sempre ché ne abbiano i mezzi).
Visto i vari problemi con cui il Gruppo Secur si  è dovuto confrontare: le G.p.G, le sedi operative, lo scarso lavoro e del continuo confronto gestionale con le altre aziende, ci ha portato a renderci disponibili e dialogare fattivamente con il Gruppo Secur, offrendo la nostra disponibilità di aiutarli a raggiungere la scopo primario che è quello di  realizzare lavoro e sicurezza a tutti: Azienda e Lavoratori; dare FIDUCIA.
Onde sfatare le varie dicerie e relative paure che circolavano tra le G.p.G., in queste ultime settimane abbiamo avuto diversi incontri con il  Gruppo Secur spa con contatti telefonici sia con la direzione di Roma sia con la direzione di Cagliari. A seguito di questi interventi proficui abbiamo avuto un primo incontro, qui a Cagliari, con il dr. Giuseppe IMPALA' ,  Institore del Gruppo Secur.
A specifica dei colleghi del Gruppo Secur spiego chi è un INSTITORE
L'Institore è dotato di un potere di rappresentanza generale, che si estende a tutti gli atti pertinenti all'esercizio dell'impresa,  e viene anche chiamato Direttore Generale.
Ha  una procura conferitagli dall'imprenditore ed è preposto dal titolare all'esercizio di un'impresa commerciale oppure di una sede secondaria o di un ramo.
L'Institore può compiere tutti gli atti pertinenti all'esercizio dell'impresa a cui è preposto. 

In altri termini, l'Institore è il soggetto in posizione di vertice che non ha altri superiori se non l'imprenditore stesso.Nell'incontro abbiamo esposto e chiarito molte delle anomalie in essere, delle richieste e dubbi delle singole G.p.G e  come fosse possibile realizzare gli obiettivi.

Curriculum  dr.  Beppe Impalà

Institore presso Gruppo Secur S.p.A
.Torino, Piemonte, ItaliaSicurezza e investigazioni
Attuale
1.         Gruppo Secur S.p.A.
2.         Vigilanza Group Service Srl
3.         Group Service 2000
Institore Lazio Sardegna-Lombardia  -  Gruppo Secur S.p.A.General Manager  -  Vigilanza Group Service SrlDirettore Generale Group Service 2000Vice Delegato Interregionale   UNIV - Unione Nazionale Istituti di VigilanzaInstitore Comandante Piemonte e Lombardia    ISTITUTO DI VIGILANZA DELL'URBE SPADirettore Tecnico Esecutivo     Defendini S.r.l.Presidente del CdA    DEA InvestigazioniPresidente e Amministratore Delegato      Video Ingros Italia srlAmministratore Delegato     FIRST Srl -. Forniture Installazioni Radiosistemi Sicurezza TorinoPresidente del CdA    ProTecno ScrlAmministratore unico  SicurprimeProcuratore e Comandante    Istituto Vigilanza Città di TorinoIstruttore Responsabile Nucleo Subacquei     Associazione Nazionale Carabinieri


Storia della Azienda  Gruppo Secur spa 
Gruppo Secur S.p.A. Nasce dal sogno di un imprenditore di rendere il mondo migliore per i suoi familiari, i suoi amici ed i suoi cari. Potremmo citare le parole di un grande personaggio della storia americana "I have a dream" per rendere al meglio l'idea che il Dott. Masala Salvatore vuole realizzare con la creazione e l'espansione di questo giovane gruppo dedito alla realizzazione di un sogno... "Rendere una piccola porzione di mondo migliore, impiegando tutta la tecnologia, l'innovazione e le persone adatte al raggiungimento di questo scopo comune"

  • Sito Web http://www.grupposecur.comSettore Sicurezza e investigazioni
    Tipo Società quotata
    Sede principale Via San Martino della Battaglia 2Roma, Italia 00185 ItaliaDimensioni dell'azienda 201-500 dipendenti
    Data di fondazione 2010
Nell'incontro abbiamo esposto e chiarito molte delle anomalie in essere, delle richieste e dubbi delle singole G.p.G e  come fosse possibile realizzare gli obiettivi.
Per tranquillizzare tutte le G.p.G.del Gruppo Secur:
il  dr. IMPALA'  ha confermato la loro ferma intenzione di acquisire l'intera Azienda.
i due segretari regionali :    Efisio Atzeni,   Stefano Angotzi